Erano anni che non prendevo una batosta simile fuori casa nelle scorribande mangerecce.
Sabato sera è accaduto.
Invitato "a cena fuori" ho accettato con piacere. Si diceva un gran bene, tra chi lo avesse già frequentato, di quel posto.
Ma a me da subito non è apparso così.
Ma è sempre colpa mia, sia chiaro.
Arrivo e mi trovo davanti ad una veranda allargata, lungo lago di Castel Gandolfo.
L'ambiente sembra curato.
Evidente è stato in un attimo lo stato della struttura (le vetrate non mi son sembrate pulite e se lo avevano fatto risaliva a tempo addietro) ma anche dei suppellettili che affollano le sale.
Diciamo che c'era un pò di polvere, apparente.
Diciamo delle stoviglie non proprio perfette, piatti sbeccati e posate spaiate.
"Cantina non all'altezza - mi son detto passando davanti ai vini - se le portate sono come quelle che mi hanno descritto sarà difficile azzeccare l'abbinamento".
Ci siamo seduti alle 21.15.
Eravamo in 5 accomodati ad un tavolo non proprio adatto al numero dei commensali ma lo spazio destinato era degno di una economy class.
Consulto il menu e la carta dei vini (confermati i miei dubbi, ma zero difficoltà, c'era poco da scegliere).
Davanti a me vedo scorrere piatti dalle dimensioni notevoli. Tra me e me sorridevo.
Agli antipasti (3) lo spazio già non bastava, sorridevo.
Dopo circa un'ora ci vengono serviti i primi piatti ed alle 23.00 i secondi (serviti semicrudi sia la tagliata che il filetto di tonno, per non parlare delle tagine).
Dozzinale la gestione della sala.
Ho visto girare con i nostri antipasti almeno 3 addetti di sala senza che trovassero il nostro tavolo.
Fortuna per loro si trattava di piatti "freddi".
La Quintessa
Via Spiaggia del Lago, 20B
00040 - Castel Gandolfo (RM)
p.s.: è stato pagato non l'intero ammontare poichè ci hanno "scontato" 25 euro + 3 caffè.
4 aprile 2011
Ti porterò sul lago
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