La Qualità è una caratteristica del pensiero e dell'espressione che viene individuata mediante un processo non intellettuale. Il che significa che essa non può essere definita, perché definire è, appunto, un processo intellettuale. Se Qualità è 'ciò che piace' la Scienza non contempla l'esistenza di Qualità, soffre di una forma di pregiudizio nei suoi confronti.
Robert M. Pirsig

2 marzo 2010

Gran Furor Divina Costiera


È ormai da un po’ che non intraprendo un viaggio di-vino senza prima documentarmi e lasciar traccia sul mio taccuino ed aver inviato almeno un paio di e-mail per prenotare visite in cantine, aziende e/o ristoranti.
Per il fine settimana appena trascorso avevo progettato un giro in quella Campania Felix della quale ultimamente si sente troppo poco parlare.
Ad esser sincero ho faticato e non poco per reperire i contatti dei caseifici dei Monti Lattari, solo recapiti telefonici e niente caselle di posta elettronica, da quelle parti non ci fanno tanto con la tecnologia, tant'è che ho deciso di recarmi in loco per visitarli ed assaggiare le specialità sul posto (fior di latte, provola affumicata, provolone del monaco, burro, ecc.) perché non avevo voglia di mettermi al telefono per farmi da segretario.
In quest'angolo di paradiso che è la costiera amalfitana (limite geografico tra la provincia di Napoli e quella di Salerno) ancora non è sentito il bisogno di aprire al pubblico i punti vendita alla domenica, vista la facilità con la quale sono reperibili sul mercato napoletano i prodotti caseari dei Monti Lattari durante tutta la settimana.
Proprio ad Agerola, nell'ultimo tratto di strada che si apre al golfo di Salerno ho trovato un piccolo ma curato punto vendita di latticini.
Nello studiare la mappa dei luoghi che avrei visitato alla domenica leggevo nomi di luoghi incantati: Furore, Ravello, Minori, Amalfi, Positano, Praiano.
Non sono per me luoghi nuovi o lontani, sono semplicemente luoghi storici, la cui storia di certo non sarò io a raccontarla.
La mia, invece, racconta di una risposta di conferma ad un'e-mail per la prenotazione della visita alle Cantine Marisa Cuomo di Furore e di un incontro piacevole quanto movimentato.
La cura del cliente in casa Cuomo-Ferraioli e la voglia di trasferire la loro passione è subito arrivata come qualcosa da riferire alla Cultura, del resto l'eccellenza non la si raggiunge solo con le parole, ci vogliono i fatti per poterla raccontare attraverso una bottiglia di vino e non solo e sicuramente non basta una botte in cantina dalla quale spillare vino, per fare del marketing diretto nella sua versione più gretta, per lasciare il segno.
Sono giunto in cantina di domenica, giorno nel quale nell’immaginario la pace regna sovrana ed invece mi sono trovato coinvolto nelle attività di un cantiere in piena attività avente come unico obiettivo la realizzazione di un prodotto in grado di parlare di passione, sforzi, territorio.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il signor Andrea Ferraioli, incontrato sull'uscio della cantina impegnato in un'operazione di filtraggio.
Dopo pochi minuti ci ha raggiunto la signora Marisa Cuomo con la quale tra un aneddoto e una chiacchiera ho fatto una visita all'antica cantina dove riposano i vini custoditi in barrique disposte in modo maniacale, al riparo da luce e rumore.

Accompagnato successivamente dalla preparata Dorotea Ferraioli ho potuto visitare diverse terrazze, con affaccio mozzafiato, votate a viticoltura e poter così ammirare da vicino filari e pergole sulle quali poggiano i loro frutti viti secolari, di cui il 95% su piede franco, sapientemente tenute in vita dalla passione di famiglia e dai consigli della lunga e preziosa collaborazione con Luigi Moio.
Ho potuto così sentire e toccare con mano l'impegno che quotidianamente dedicano alla cantina, all'attenzione al cliente e ai progetti futuri, senza perdere di vista la realtà locale, il recupero di fazzoletti di terra coltivati, la voglia di professare cultura unita alla salvaguardia e alla qualificazione di un territorio ancora troppo conservatore (aspetto questo che potrebbe essere un serbatoio dalle incalcolabili potenzialità).
C'è da tener presente che attualmente in zona insistono 55 ettari di vigne potenziali di cui 35 reali ed efficienti e soltanto 11 sono curati direttamente dalla cantina Marisa Cuomo e dall'esperienza di Andrea Ferraioli.
Morfologicamente parliamo di un costone che si affaccia direttamente sul mare che termina nel fiordo di Conca dei Marini e dove fino ai 100 metri è praticamente impossibile arrivare, solo la macchia mediterranea con i suoi colori e profumi trova vita in quei luoghi riservati.
Dai 100 metri in su, insieme a piante di limoni, iniziano a trovare terreno utile le prime terrazze vitate fino a giungere ad una altezza massima di 620 s.l.m..
Tra una domanda e una risposta con la paziente Dorotea ho avuto modo di osservare la bacheca ormai colma di riconoscimenti (tra i tanti: diversi 5 grappoli AIS, 3 bicchieri GR, Best of Class Award Limited Production USA), la vetrina con i trofei: quello del Merano Wine Festival, su tutti, dove è stato premiato il Fiorduva 2007 per la categoria Terroir 2009 e godere dei racconti e delle perle di saggezza che di tanto in tanto Andrea passava a consegnarmi.
Finestre di racconti aperte all’improvviso che narrano dell’acquisto della cantina, parlano della DOC arrivata nel 1995 (e del relativo disciplinare restrittivo per le sottozone Furore, Ravello, Tramonti), dei problemi legati alla produzione in quel periodo, alla loro attuale voglia di diffondere il verbo della qualità e la voglia di continuare a realizzare eccellenze riconosciute in tutto il mondo.
Particolare è l’aneddoto relativo al periodo di vendemmia (fatta in famiglia), durante il quale la strada (si perché li vi è un’unica strada che attraversa il paese) viene trasformata in un senso unico alternato riservando un’intera corsia tutta agli spostamenti di persone , mezzi, cassette, uva.
Immagino i profumi rilasciati dalle uve surmature che invadono le viuzze, le cassette portate a mano contenenti circa 3kg di uva ognuna, il lavaggio di quest’ultime direttamente sull’uscio della cantina dopo esser state svuotate per poi ricominciare a raccogliere grappoli splendenti.
Tornando verso casa mi sembra di vedere sul manto stradale quella scia di liquido che arriva al mare per poi tornarsi a posare sulle piante il prossimo anno.


Cantine Gran Furor Divina Costiera di Marisa Cuomo
Via G.B. Lama, 16/18
84010 FURORE (SA)
Tel. 089 830348 - Fax 089 8304014
Website: www.marisacuomo.com
E-mail: info@marisacuomo.com

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