La Qualità è una caratteristica del pensiero e dell'espressione che viene individuata mediante un processo non intellettuale. Il che significa che essa non può essere definita, perché definire è, appunto, un processo intellettuale. Se Qualità è 'ciò che piace' la Scienza non contempla l'esistenza di Qualità, soffre di una forma di pregiudizio nei suoi confronti.
Robert M. Pirsig

4 febbraio 2010

Manfredi con la ricotta


Questo è un piatto tipicamente carnevalesco della tradizione ed il formato della pasta (manfredi, mafalde ma vanno bene anche i tripolini, cioè con il motivo arricciato su un solo lato o fusilli lunghi trafilati in bronzo) non è che sia di enorme diffusione ma con un pizzico di impegno si trova in giro, ma forse no nella GDA.
Se si ha a disposizione del ragù tipico siamo già a metà dell'opera perchè, e di questo ne sono certo, un sugo semplice, sebbene realizzato con molto impegno, "colora" il piatto ma non dona quel particolare sapore.
Passiamo a parlare della composizione del piatto e sugo a parte, per la realizzazione occorre il tempo della cottura della pasta poichè bisogna soltanto sapientemente amalgamare bene gli ingredienti e dosarli per apprezzarne la semplicità e gustarsi un insieme di sapori perfettamente combinati ma singolarmente individuabili con poco impegno.
Mentre la pasta è in cottura prendere 2 mestoli di ragù ed aggiungere la ricotta di pecora (questa volta ho adoperato la ricotta di pecora Brunelli) e girare fino ad una perfetta fusione tra loro.
Scolata la pasta aggiungere prima 2 mestoli di ragù e mantecare, aggiungere poi il risultato della precedente amalgama.
Comporre il piatto e completare dapprima con una bella macinata di pepe fresco e poi con un misto di parmigiano e pecorino romano.

Ingredienti per 2 persone:
120 gr mafalde o altro formato
200 gr ragù
100 gr ricotta di pecora romana
parmigiano
pecorino romano
sale
pepe

In abbinamento un calice di Sciascinoso o Gragnano (regno indiscusso della pasta trafilata).

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