Girando per la rete cercavo conferme per la preparazione di questo piatto e come al solito mi sono perso poichè non ho trovato alcuna "ricetta ufficiale". C'è sempre un ingrediente in più o in meno rispetto alla ricetta precedentemente visitata.
Ho chiesto così aiuto ad un amico veneto, il quale mi ha risposto così: "ti rispondo scrivendo paripari la ricetta dal libro
"Cento Antiche Ricette di Cucina Veneziana" raccole e ordinate da Gianni Ghirardini della casa editrice Filippi Editore Venezia.
FIGA' ALLA VENEZIANA
In una larga padella si mettano eguali quantità di burro e di olio, cipolla affettata, prezzemolo tritato e il fegato (meglio se di vitello) tagliato a piccole fette.
Si passi al fuoco assai vivo per pochi minuti e si sali solo dopo la cottura.
Certuni aggiungono il prezzemolo tritato a tre quarti di cottura".
Il risultato è stato ottimo, nulla da ridire, ma meglio non dirlo alla mamma che l'ho cucinato non rifacendomi alla sua, di ricetta.
Questo è un secondo piatto che si prepara veramente in poco tempo però è una di quelle portate che considero "a rischio".
Una sera invitai amici a cena e con gran stupore scoprii che non apprezzavano il fegato con le cipolle, tutti tranne una amica napoletana.
Un amico proprio ieri, invece, mi ha detto che è da quando si è sposato che non lo mangia più. E pensare che la sua prima figliola ha solo 6 anni ....
Come per tutti i piatti di carne che preparo anche il fegato è della
Tenuta Le Chiuse di Reopasto.
Il contatto con il fegato prima di tagliarlo, quella consistenza quasi gelatinosa, il ferro che si percepiva anche mentre lo tagliavo sono state ulteriori conferme di qualità e di selezione che viene effettuata in terra sabina.
In abbinamento abbiamo bevuto "Merlot2004", Marco Felluga.
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